Storia delle canne da pesca?

Fin dai tempi della preistoria l' uomo si è sempre ingegnato per trovare sistemi sempre più funzionali per potersi procurare il pesce, fonte di nutrimento essenziale per la sua sopravvivenza, partendo dalla pesca a mani nude si è evoluto passando all'utilizzo di rudimentali fiocine, per poi arrivare al neolitico quando cominciarono ad essere utilizzate le prime reti da pesca, bisognerà aspettare invece il medioevo per veder comparire le prime canne da pesca. Infatti è proprio in quel periodo che in oriente cominciarono ad utilizzare le prime canne da pesca, fatte con canne di bambù lasciate essiccare al sole alla cui estremità veniva legata una treccia fatta di crini di cavallo come lenza e un osso levigato come amo. Con il passare degli anni, precisamente agli inizi del 1900 cominciano a fare la loro comparsa le prime canne in fenolico, alcune montate con anelli di metallo, ma è solo negli ultimi decenni che è stato introdotto il carbonio nella loro costruzione, rendendo le canne decisamente più leggere e performanti.

Tipologie canne da pesca

Al giorno d' oggi esistono una moltitudine di tipologie di canne da pesca, ma oggi ci soffermeremo solo su alcune di loro, partiamo dalle antenate delle prime canne, ovvero le canne fisse, utilizzate quasi esclusivamente per la pesca a galleggiante vengono prodotte in diverse lunghezze, sono canne telescopiche sprovviste di anelli dove la lenza viene collegata direttamente alla vetta della canna tramite appositi connettori per poi finire con l' amo all'incirca all'altezza dell'impugnatura, avendo quindi la limitazione di poter costruire una lenza lunga al massimo come la canna dobbiamo decidere accuratamente la lunghezza di quest'ultima a seconda del posto dove andremo a pescare.

Sulle canne fisse è possibile anche montare un elastico per poterle utilizzare anche per la pesca di pesci di grossa taglia, l' elastico avrà la funzione di “frizione” e ci aiuterà a far stancare la nostra preda senza portare ne la nostra canna ne la nostra lenza al limite. Abbiamo poi le canne Bolognesi, anche queste prodotte in diverse lunghezze, si tratta sempre di canne telescopiche, ma con anelli montati e quindi utilizzabili con l' ausilio di un mulinello, questo a differenza delle canne fisse ci consentirà di poter lanciare la nostra lenza a distanze superiori e di aiutarci durante il combattimento con il pesce avvalendoci della frizione o l' antiritorno, due dispositivi di cui è provvisto il mulinello. Inoltre dove il fondale è superiore alla lunghezza della canna, sarà possibile utilizzare un galleggiante scorrevole con il quale potremo portare la nostra esca alla profondità che vogliamo.

Questo tipo di canna è utilizzato per la pesca a galleggiante, prevalentemente per la pesca a passata sui fiumi alla ricerca di barbi e cavedani e per la pesca in porto o in canale per tentare di insidiare cefali, spigole e orate, ma anche dalla spiaggia con l' uso dei galleggianti a penna può dare ottimi risultati. Le canne allround invece sono modelli sempre provvisti di anelli che pero' sono adatti a più tipi di pesca, hanno una robustezza superiore alle bolognesi e ci consentono di poter lanciare grammature consistenti, vengono spesso usate per la pesca con il vivo per lucci e lucioperca, ma è possibile utilizzarle anche con pasturatori o semplicemente con un galleggiante sia fisso che scorrevole, molto versatili possono essere equipaggiate anche con galleggianti inglesi o con bombarde, spesso infatti si utilizzano per la pesca a recupero delle lecce stella e delle aguglie.

Andando più nello specifico troviamo poi le canne da pesca all'inglese, canne solitamente in tre pezzi, sono munite di molti anelli e hanno anche queste azioni di lancio e lunghezze variabili che andremo a scegliere in base alle nostre necessità.

Concludiamo con le canne da surf casting, queste vengono utilizzate esclusivamente per la pesca in mare dalla spiaggia, ne esistono diverse varianti che poi andremo ad approfondire in altri articolo, per oggi ci soffermiamo sui modelli più utilizzati, ovvero quello telescopico e quello ad innesti. Le canne da surf, sia telescopiche che ad innesti, sono caratterizzate da un lungo pedone, e una distanza considerevole dalla placca del mulinello al primo anello della canna, i fusti sono molto robusti, ma la vetta rimane comunque sensibile per poter segnalare anche le mangiate dei pesci più piccoli. Le canne da surf sono strutturate per poter lanciare le nostre esche a distanze considerevoli, ma naturalmente la giusta accoppiata con un mulinello adatto, il giusto filo e la giusta montatura ci faranno guadagnare sicuramente qualche metro in più.

Conclusione

Oggi abbiamo visto solo una piccola parte delle canne che possiamo trovare in commercio, torneremo presto per vedere le altre varie tipologie e i loro utilizzi, ma intanto spero di essere stato di aiuto a qualcuno, soprattutto per chi sta approcciando alla pesca ed è alle prime esperienze.