La pesca con la bolognese è probabilmente la tecnica più praticata in assoluto dai pescatori italiani. È nata nel dopoguerra in Emilia-Romagna come un’evoluzione della pesca con la canna fissa e, col passar del tempo, si è diffusa in altre regioni, sia in acqua dolce che in mare.
Trattasi di una tecnica particolarmente redditizia, che propone l’esca con massima precisione e dimostra la sua versatilità in vari ambienti come porti, scogliere, foci, acque correnti tipo fiumi o canali. Inoltre è una tecnica alla portata di tutti, sia per i principianti sia per gli esperti. Potremmo dire, quindi, che la bolognese è una tecnica senza tempo, per tutte le età ed il suo segreto è proprio nell’essere poliedrica.
Oggi affronteremo nel dettaglio la pesca con la bolognese in mare, spiegando per filo e per segno gli aspetti tecnici, le attrezzature necessarie e le esche consigliate.


Come pescare alla bolognese: la Tecnica

La pesca con la bolognese è una tecnica di pesca che prevede l’impiego di un galleggiante, una piombatura con pallini di piombo o torpille e uno o due ami al massimo.
Questa è definizione che semplifica al massimo le cose, ma ovviamente c’è ancora altro da spiegare. La pesca con la bolognese è inoltre una tecnica che può essere applicata con mare calmo e leggermente mosso.
Non è indicata per condizioni di mare mosso o fortemente mosso, con fenomeni atmosferici come vento o burrasca (in questi casi, meglio spinning o surf casting).
La sua peculiarità è nel presentare un’esca supportata da un terminale, solitamente tra 50 e 150 centimetri, e da una piombatura raccolta in pochi centimetri di piombo (torpille o spallinata stretta) o in spazi più ampi, fino a 150 centimetri di lenza. Il galleggiante, specifico per la pesca con la bolognese, potrà avere portate che variano da 1 grammo fino anche a 4/6 grammi per le condizioni più impegnative. Solitamente, però, per pescare in mare con la bolognese, si usano galleggianti tra 1 e 3 grammi.
La tecnica vera e propria consiste nel lanciare, mantenere il galleggiante in leggera trattenuta e attendere l’abboccata. La trattenuta, dunque, è l’aspetto più importante della bolognese, perchè è proprio grazie a ciò che il pesce si incuriosisce e trova stimolo nell’abboccare.


Dove pescare alla bolognese

Si può pescare con la bolognese sia in porto, sfruttando la comodità di questi spot, sia dalla scogliera che dalla spiaggia. Anche le foci dei fiumi sono un ottimo spot per la pesca con questa tecnica. 

 

Attrezzatura per la pesca alla bolognese

Per pescare con la bolognese occorre, appunto, dotarsi di una canna “bolognese”, detta anche canna da passata.
La canna bolognese non è altro che una canna telescopica realizzata in misure standard che vanno dalla 5 alla 8 metri, passando per misure intermedie come la 6 e la 7 metri. La struttura di queste canne è molto simile a quella delle canne fisse, con maggior contenuto di carbonio sul fusto perchè è soggetta a maggiori sollecitazioni durante i lanci e recuperi.

canna bolognese anelli
Ogni sezione presenta un anello, mentre su vetta e sottovetta ci sono solitamente 1 o 2 anelli al massimo oltre l’apicale. Oltre alla canna, il mulinello riveste due funzioni fondamentali: mantenere una riserva di filo ed essere uno strumento utile in fase di combattimento. I mulinelli da bolognese hanno una taglia che varia dal 1000 (per la bolognese ultralight) al 2500/3000 (bolognese standard) e 4000 (bolognese medio-pesante).
Occorrerà caricare nel mulinello un buon 0,14/0,16, possibilmente specifico per la bolognese o per tecniche con alta frequenza di recupero.

mulinello-canna-bolognese
Infine, per quanto concerne la costruzione della lenza, bisognerà acquistare:

  • galleggianti a goccia e pera rovesciata
  • pallini di piombo spaccato
  • torpille
  • girelle senza moschettone
  • uno o due bobine di terminali dello 0,14/0,12/0,10
  • ami di dimensioni variabili tra il numero 12 e il 18


galleggiante-canna-bolognese

Esche per la bolognese

La pesca con la bolognese in mare consente al pescatore di scegliere l’esca più adatta per la sua preda:

  • pesci onnivori come i cefali prediligono pane a fiocco, pastelle al formaggio, bigattini, filetto di sarda;
  • le spigole amano il bigattino, il verme coreano innescato a penzoloni, il gamberetto vivo;
  • le orate preferiscono il bigattino o il pellet;
  • le boghe o le salpe sono ghiotte di pastelle al gambero o gamberetti sgusciato;
  • altri pesci come saraghi, castagnole e leccie aggrediscono volentieri il classico bigattino o il verme coreano.

esca-bolognese-bigattino
esca-bolognese-pastella
esca-bolognese-pane-fiocco

Insomma, la bolognese è una tecnica che lascia molte alternative e, se impiegata correttamente, con la giusta montatura e la giusta esca, può regalare notevoli emozioni e catture molto soddisfacenti.