Tra i primi spot di pesca che vengono in mente quando si parla del Trentino vi sono l'Avisio, il Noce, il Sarca, l'Adige. Ottime palestre all’aria aperta per la pesca della trota a spinning, a mosca e con la teleregolabile, che abbiamo già descritto sul blog di Pescaloccasione. Tuttavia, chi è alla ricerca di acque comunque pregiate ma meno frequentate, specie durante il periodo estivo, può contare su una vasta offerta territoriale fatta di corsi minori. Tra questi, nel Trentino occidentale, vi è un fiume che nasce dall'Adamello, percorre una valle selvaggia, sfocia in un lago e prosegue la sua corsa verso la Lombardia. Parliamo quindi del fiume Chiese in Valdaone. Meno sotto i riflettori ma foriero di interesse per il pescasportivo moderno. Scopriamolo assieme!

Geografia del fiume Chiese

Le origini del fiume Chiese risiedono nelle sorgenti della Val di Fumo, sul massiccio dell'Adamello. Il paesaggio è semplicemente paradisiaco: acque cristalline, prati verdeggianti, natura incontaminata e scenari simili a quelli del Canada. Un vero e proprio angolo di Nord America in Trentino! Man mano che il Chiese prosegue il suo corso, incontra la Valdaone (o Val di Daone) e la cosiddetta Valle del Chiese, passando per Storo e sfociando infine nel Lago d'Idro. Durante questi passaggi, il fiume Chiese è sbarrato da alcune dighe per la produzione di energia idroelettrica. Tali dighe si sono rivelate una vera e propria salvezza durante le difficili condizioni meteo dell'ottobre 2018: la popolazione ittica è stata preservata e i manufatti hanno retto la furia delle acque dovuta alle pioggie torrenziali. Ciò conferma quindi le buone condizioni del Chiese nonostante le problematiche riscontrate altrove in Trentino, dovute alle calamità naturali del passato. Detto ciò, passiamo alle caratteristiche intrinseche del Chiese.

Le trote del fiume Chiese

Il Chiese che scorre in Trentino ha subito pochi cambiamenti ambientali per mano dell'uomo. A prima vista si nota infatti che in diversi punti del Chiese non siano mai stati "toccati" da opere idrauliche, come le sistemazioni degli argini o l'ingabbiamento del letto del fiume. Ciò ha determinato il proliferare di fauna autoctona o quasi, costituita da trote marmorate, ibridi e trote fario di notevole bellezza, seppur di taglia non particolarmente corpulenta dovuta principalmente agli spazi ristretti che non favoriscono il raggiungimento di taglie da capogiro. Ciò che conta, almeno nel tratto trentino del Chiese, è ammirare quanto la natura riesce ancora a donare: trote dalle pinne intatte, con livree dai colori carichi e con “puntini” rossi alquanto sgargianti. Ciò vuol dire, in altre parole, trote in ottima salute, combattive all'inverosimile, nonostante la stazza ridotta.

Regolamento per pescare sul fiume Chiese

La pesca sul fiume Chiese è regolamentata con zona libera e zona a prenotazione. In zona libera non ci sono limitazioni in termini di accessi, proprio come la C da Pieve di Bono verso monte, dopo il termine della NK2. Per pescarvi è necessario il pagamento di un permesso giornaliero di 16 €, e dal 2018 non è più richiesto il possesso della licenza di tipo B. L’apertura è prevista sempre l’ultima domenitca di febbrario, mentre la chiusura il 30 di settembre. Si possono catturare fino a 5 trote con misura minima di 22 centimetri, anche se conviene praticare il catch & release per divertirsi al massimo rispettando le trote. In zona libera sono ammesse pesche come lo spinning, la trota torrente e la pesca a mosca. Per dubbi o richieste specifiche delle zone no-kill, consigliamo di contattare il 338.8670556 o scrivere una mail a [email protected] .

Divertirsi pescando in modo ultra leggero

Dimenticate le trote extra large. Per una volta vorremmo farvi scoprire il gusto di pescare le “trotelle” selvatiche di una volta, che raggiungono massimo 30 centimetri ma sprigionano una forza inaspettata, superiore al rapporto peso/dimensione della preda. Per pescare sul fiume Chiese è sufficiente una canna da spinning di massimo due metri, in due pezzi o monopezzo. L’azione può variare da 2 a 10 grammi ma anche le canne finèsse da 0,5/5 grammi vanno sicuramente bene. Il mulinello sarà di piccola taglia, ovvero un 1.000 o 2.000 al massimo. Pescheremo con cucchiaini da 4/6 grammi, con amo singolo possibilmente senza ardiglione: una scelta obbligata per godere di numerosi combattimenti senza ferire mortalmente le prede.

 

Vi abbiamo incuriosito? Andate a pesca sul Chiese in Trentino. Il divertimento non mancherà!