L'estate è tempo di vacanze per tanti italiani, compresi i pescatori. In tanti si riversano lungo le coste per trascorrere una settimana al mare, assieme alla propria famiglia e, soprattutto, con le canne al seguito nella speranza di poter pescare. Quando ciò accade, la scelta sulle tecniche da praticare nel contesto marino è duplice: a galleggiante o a fondo. Come già raccontato in un precedente articolo del nostro blog, in molti praticano la pesca in mare con la canna fissa o con la bolognese, tecnica di origine dulciacquicola applicata al mare. Altri, invece, scelgono di cambiare registro, prediligendo una tecnica nata in Inghilterra, importata in Italia circa 30 anni fa ed ora patrimonio di molti pescatori del mondo dell'acqua dolce. Stiamo parlando del ledgering in mare (o del feeder fishing - che dir si voglia), disciplina sempre più in voga sia per la proficuità nelle catture, sia per l'essere veramente alla portata di tutti.

Attrezzature per il ledgering in mare

La pesca a ledgering in mare richiede attrezzature specialistiche come canne e mulinelli concepiti secondo precise caratteristiche. Le canne possono essere costruite in 3 pezzi, con lunghezza variabile tra i 3,60 e 3,90 metri (modelli più lunghi o più corti sono più opportuni in acqua dolce, non in mare). Il mercato propone anche attrezzi telescopici che possono sicuramente fare al caso nostro, specie in condizioni di pesca dalla scogliera o ambienti particolarmente impervi. Su Pescaloccasione ci sono vari modelli per la pesca a ledgering, impiegabili anche in mare: https://www.pescaloccasione.it/canne-da-pesca/canne-da-pesca-feeder-ledgering.html.

Le canne devono essere necessariamente dotate di una cima colorata con una potenza dai 10 ai 50/60 grammi massimo. La cima sarà il principale indicatore di abboccata, quindi essere sensibile e reattiva. I mulinelli per il ledgering hanno solitamente taglia 3000/4000/5000, ovvero sono realizzati con un corpo di dimensione media e una bobina capace di mantenere al suo interno almeno 250 metri di 0,20. Infine, l'elemento imprescindibile per la pesca a ledgering, è il pasturatore: una piccola "scatoletta" a forma di saponetta o di cilindro, il cui interno andrà farcito di bigattini. I pasturatori ideali per la pesca in mare hanno solitamente un peso tra i 10 e i 40 grammi. Misure maggiori sono inutili per l'ambiente marino, mentre fanno la differenza in caso di forte corrente nelle acque dolci. Quindi, non portateli con voi perchè non servono.

Montatura per pescare a ledgering

La montatura per il ledgering in mare è veramente essenziale. Lungo il filo madre dello 0,20/0,22, faremo passare un anti-tangle (supporto per evitare grovigli) su cui sarà montato un pasturatore da 20/25 grammi a forma di saponetta, come il pasturatore Kolpo da Feeder: https://www.pescaloccasione.it/feeder/pasturatore-feeder-piombato-bigattino-kolpo?search=pasturatori&sort=p.date_added&order=DESC . Dopo l'anti-tangle seguirà una perlina parastrappi ed eventualmente del tubicino in silicone. Si continua con una girella ed ancora, un terminale di 70/100 centimetri in fluorocarbon dello 0,14/0,16 al massimo. L'amo avrà una dimensione tra il 14 e il 18 e ci innescheremo 3/4 bigattini a bandiera. Questa è la montatura standard, che può essere impiegata in tantissimi posti come interno dei porti, scogliere frangiflutti esterne, spiagge, foci.

Come pescare e trucchi per ottenere più catture

La pesca a ledgering si pratica mantenendo la canna appoggiata su un apposito sostegno, sia per panchetti oppure su un treppiedi. La lenza dovrà esser necessariamente mantenuta in tensione. E l'abboccata solitamente coinciderà con un movimento netto della cima. Il pesce, infatti, partirà verso il largo, dopo aver ingoiato il boccone. Un trucco che ci sentiamo di consigliare riguarda la fuoriuscita dei bigattini dal pasturatore: onde evitare inutili dispersioni di larve, bisogna passare due o tre strisce di nastro isolante sui buchi del pasturatore. In questo modo, ridurremo efficacemente la fuoriuscita dei bigattini, facendo durare la "pasturazione". per più tempo. Un altro trucco, che si rivela particolarmente utile in presenza di spigole e orate, è il mantenere aperto il pasturatore, al cui interno riverseremo anche dei pellet specifici per i predatori. L'innesco di bigattini e la pasturazione a base di pellet sarà un mix davvero micidiale che attrarrà anche pesci come cefali o mormore, particolarmente ghiotte di esche depositate sul fondo.

Cosa aspettate? Mettete in valigia le vostre canne da ledgering e divertitevi in riva al mare!