In estate molti pescatori d'acqua dolce si riversano lungo le coste italiane per pescare in mare. Ciò avviene per svariati motivi. Le ferie nelle località balneari, innanzitutto, sono solitamente un'utile occasione di incontro con l'acqua salata. È l'appuntamento più atteso per chi ha pescato da sempre in acqua dolce e vuole cimentarsi con qualcosa di nuovo, approfittando anche del fatto che per il mare non è richiesta alcuna licenza. Chi non va in ferie al mare ma sceglie comunque di affrontarlo è sicuramente spinto dalla curiosità. La voglia di confrontarsi con un ambiente differente, dove molte tecniche dulciacquicole possono essere applicate senza particolari difficoltà. Infine c'è anche il caso di chi ormai, stanco di pescare in acqua dolce, vuole vivere un'esperienza in mare, perchè in esso trova il giusto ambiente dove rilassarsi e collezionare catture alternative a carpe e carassi.

Pesca al muggine

Un avversario con cui molti desiderano combattere è il fratello del cavedano: il muggine. Ci sia permessa una licenza poetica, perchè il muggine, chiamato anche cefalo, è da molti accostato al cavedano, sia per una questione scientifica (squalius cephalus per il cavedano – mugil cephalus per il cefalo), sia per fisionomia. Effettivamente le due prede si assomigliano ed in alcuni corsi d'acqua, nei tratti terminali, è possibile incontrarli assieme, nello stesso spot. Il muggine, infatti, è un eurialino, quindi può risalire le foci dei fiumi e adattarsi anche a basse concentrazioni di salinità nell'acqua. È un abile nuotatore. Ha un corpo muscoloso, una testa compromessa e buone pinne, che gli consentono di essere scattante e combattivo fino all'ultimo. È presente in modo uniforme in tutta la penisola e frequenta ambienti eterogenei: porti, scogliere, spiagge, foci. Detto ciò, sembra quasi scontato il perchè molti pescatori d'acqua dolce scelgano di focalizzare l'attenzione sul muggine. Lo si fa perchè in tanti pescano cavedani in fiumi e laghi con la canna fissa o la bolognese. È quindi un passaggio naturale, per molti turisti in vacanza, tentare la cattura del cefalo: astuto, furbo, combattivo proprio come un cavedano. E perchè no, anche buono da mangiare, se ovviamente pescato in acque cristalline e senza inquinamento.

Canna fissa: caratteristiche e lenze per pescare il muggine

Un “classicone” della pesca in mare nei mesi estivi è proprio la pesca al muggine (o cefalo – che dir si voglia) con la canna fissa. Un ritorno alle origini o una decisione sportiva, che lascia più spazio di fuga alla preda e meno possibilità di vittoria al pescatore. La canna fissa per la pesca del muggine deve avere una lunghezza variabile tra i 7 e i 10 metri. Una 7/8 metri va più o meno bene ovunque; la 9 e 10 metri è indicata per porti con alte profondità, oppure esterni dei moli o alte scogliere. Ovviamente, per canne così lunghe, è determinate il materiale di costruzione dell'attrezzo. Le canne in carbonio alto modulo possono certamente andar bene per qualche ora di pesca ma, se l'obiettivo è pescare per una mezza giornata o alla mattina e in pomeriggio, una canna fissa in carbonio altissimo modulo è praticamente obbligatoria. Non solo per una questione di peso e bilanciatura, bensì per l'azione: più è alto il modulo del carbonio, più pronunciata sarà l'azione di punta, necessaria per contrastare le veloci fughe del muggine.

Lenza per la pesca con la canna fissa

Esiste una montatura pressochè universale per pescare il muggine. Potrebbe sembrare semplice, a portata di un pivello, quasi come fosse una “fumata di sigaretta”. Vediamola assieme. Occorre innanzitutto srotolare un ammontare di filo lungo quasi la totalità della canna. Per esempio, su una 8 metri, bisognerà srotolare circa 7,20 metri di un buon 0,14/0,16 che fungerà da lenza madre. Passeremo lungo il trave un galleggiante da pesca alla passata pari a 1,5/2 grammi, a forma di goccia per acque calme oppure a forma di carota per acque mosse. Successivamente infileremo una torpille da 1,5/2 grammi. Ed ancora, chiuderemo la lenza madre con un micro-aggancio oppure una girella di dimensioni ridottissime. Fino a questo punto non dovrebbero esservi complessità nella realizzazione della lenza. Per quanto concerne i terminali, tagliate uno spezzone di 0,10/0,12 pari a 100/120 centimetri. Su entrambe le estremità, legate due ami del 18/20 a gambo lungo. Infine formate sul terminale un'asola, che renderà un bracciolo più lungo ed uno più corto. Passate l'asola nella girella, quindi proseguite facendo la stessa operazione con i terminali. Il gioco è fatto! Consigli per la pesca al muggine Il primo comandamento una volta arrivati sullo spot di pesca è sondare. Il cefalo tende a mangiare sul fondo. L'operazione è quindi fondamentale per assicurarvi una buona riuscita della pescata. Poi dedicatevi alla pastura. Per 3 o 4 ore di pesca, sono più che sufficienti 1 kg di pastura da cefalo a grana fine, 250/300 grammi di pane grattugiato e 100 grammi di formaggio. Gli ingredienti aggiuntivi sono disponibili in supermercato, mentre in commercio si potranno acquistare comodi sacchetti di pastura da cefalo variabili da 1 a 5 kg. Una volta preparata la pastura, lanciatela in acqua con palle grosse quanto un'arancia, destinate poi a diventare più piccole, tipo un mandarino o una noce. L'esca migliore per iniziare a pesca il cefalo è il pan carrè o il pan bauletto/pan bianco. La differenza è nella pastosità. Il pan carrè respinge maggiormente l'acqua, quindi offre batuffoli più grossi ma una minor resistenza all'amo. Il pan bauletto o pan bianco è più morbido, assorbe più acqua ma non consente di ottenere batuffoli molto voluminosi. Tuttavia, a discapito di questa caratteristica, il pan bauletto resiste particolarmente bene all'amo. E probabilmente lo troverete più semplice da innescare. Provateli comunque entrambi per valutare anche la resa in pesca. Un ultimo dettaglio si fa necessario: un buon guadino, ad innesti o telescopico, sarà utile per recuperare il muggine (o i muggini in caso di doppietta) dopo i combattimenti. Sconsigliamo invece di salparli al volo. I muggini hanno un apparato boccale molto delicato, quindi rischierebbero di slamarsi.

L'infarinatura per la pesca al muggine è completa. Adesso non vi resta altro che programmare le vostre pescate in vacanza e divertirvi con Mr. Cefalo!