Cos'è il surfcasting?

Il surfcasting è una tecnica di pesca che prevede l'utilizzo di una o più canne, di buona robustezza, in grado di farci lanciare le nostre lenze a distanze considerevoli.

Origini del surfcasting

Il surfcasting nasce nell' Oceano Atlantico, ma viene praticato anche nelle nostre spiagge con ottimi risultati.

Quale attrezzatura serve per il surfcasting?

Per praticare il surfcasting, è necessario avere una canna da pesca di buona qualità e con un azione di lancio di almeno 130/150 gr, canne con azione inferiore sono considerate da beach ledgering. Il mulinello deve avere una buona capienza di filo e una dimensione considerevole, si va dall' 8000 al 10000 e un recupero lento, tutte queste caratteristiche ci aiuteranno sia a raggiungere distanze maggiori che a faticare di meno durante il recupero. Serve anche una vasta gamma di piombi, di diverse forme e grammature che andranno poi scelti prendendo in considerazione diversi fattori tra cui la profondità delle acque, la distanza a cui pescheremo, il fondale, la corrente che troveremo, il vento e le onde. Occorre avere anche una buona selezione di ami, minuteria varia e picchetti o tripode per poter mantenere le canne in posizione di pesca. Molto utile è anche un piatto o serbidora dove appoggiare tutti gli accessori che ci occorreranno durante la giornata di pesca. Inoltre, è importante utilizzare esche adatte al tipo di pesce che si desidera catturare, le più utilizzate sono koreano, americano, bibi e arenicola, si utilizzano spesso anche cozze (innescate intere con tutto il guscio), cannolicchi, sarde e granchi di sabbia. I pesci più comunemente catturati con il surfcasting sono spigole, saraghi, orate, ombrine, rombi e mormore.

Tecniche di surfcasting

La tecnica di base consiste nel lanciare la nostra lenza verso il largo, sulla linea dove si formano le onde infatti è proprio lì che solitamente c'è una maggiore attività del pesce. La lenza è composta da due finali lunghi all' incirca un metro, per prepararli andremo ad utilizzare un buon fluorocarbon di diametro compreso tra lo 0,18 e lo 0,25. I due finali andranno montati direttamente sullo shock leader, quest' ultimo è possibile farlo con uno spezzone di filo lungo almeno 10 mt, di diametro sostenuto che dovrà reggere il carico del piombo durante l' azione di lancio quindi si utilizzerà almeno uno 0,45, ma in alternativa si trovano in commercio delle bobine con finali conici già pronti, lunghi 15 mt, ogni spezzone parte da un diametro sottile fino ad arrivare ad uno 0,50/0,60, il diametro inferiore del finale conico andrà scelto in base al filo che abbiamo montato sul mulinello, per solito in bobina si monta uno 0,20/0,22 per poter permettere al filo di scorrere con più leggerezza durante il lancio ed arrivare più lontano, quindi andremo a scegliere un finale conico che parta da un diametro che si avvicini a quello che abbiamo sul mulinello e finisca con almeno uno 0,50. Per congiungere i finali sullo shock leader esistono diversi metodi, si possono utilizzare le cross bead, che sono perline provviste di quattro fori, nel foro più grande va fatto passare lo shock leader, per non farle scorrere su quest' ultimo possono essere incollate o bloccate con un nodo o con degli stopper, nel foro più piccolo passeremo il nostro fluorocarbon che andrà bloccato con un semplice nodo. Un altro sistema sono gli impianti già pronti con girella, perlina e stopper, come gli Stopper Con Girella Rolling e Perline Per Travi e Finali da Pesca Kolpo, questi ci semplificheranno molto la vita, basterà passare sullo shock leader la montatura e da lì poi faremo partire il finale, inoltre è possibile spostarli sia verso l' alto che verso il basso in qualsiasi momento. La stessa montatura appena citata è possibile farsela da soli, basterà avere a disposizione perline, micro girelle, colla per montature e attivatore per la colla, in questo caso la nostra montatura rimarrà fissa sullo shock leader. Un altra soluzione invece è utilizzare i mini travi, asticelle di metallo provviste di un attacco finale dove agganciare il piombo e una girella laterale da dove partirà il nostro finale,andranno attaccate direttamente alla fine del nostro shock leader, in questo caso pescheremo con un solo amo a meno che più in alto non ne vorremmo montare uno utilizzando uno dei sistemi spiegati precedentemente.

Dove pescare con il surfcasting?

Il surfcasting è una tecnica di pesca che può essere praticata in qualsiasi posto con acque abbastanza profonde. Le spiagge sono il luogo più adatto per la pesca a surfcasting, ma è possibile praticarlo anche dalle scogliere o in prossimità delle foci. Molto importante è capire dove posizionare la nostra esca piuttosto che cercare a tutti i costi la massima distanza, come detto in precedenza la linea di formazione delle onde è uno dei migliori punti dove andare a cercare le prede, la distanza dalla riva a cui corrisponderà questo punto sarà proporzionale alla profondità del fondale quindi su spiagge dove troveremo acque profonde in prossimità della riva non sarà necessario lanciare eccessivamente lontano.

Conclusione

Il surfcasting è una tecnica di pesca che richiede una certa pratica e conoscenze tecniche. L' attrezzatura e l' esperienza giocano un ruolo fondamentale in questa pesca, ma anche per i pescatori alle prime armi non sarà difficile riuscire a catturare qualche preda e comunque vada si potrà passare una piacevole giornata di relax in riva al mare.